Dopo 80 anni, è stato
recentemente ritrovato un dipinto della
pittrice romana Artemisia Gentileschi, raffigurante la “Maddalena in estasi” (circa 1620)
ritrovato in una collezione del sud della Francia. Si tratta di un ritrovamento
importante che va a comporre un altro tassello dei lavori della pittrice
seicentesca, già autrice di altre figure femminili, raffiguranti soprattutto la
Maddalena, ma anche figure mitologiche e storiche, come Cleopatra.
Il dipinto, come si legge nella
descrizione
“Artemisia congegna una
composizione essenziale, che individua il suo punto di forza e di massima
tensione narrativa nella luce che si irradia dalla porzione in alto a sinistra
della tela verso il volto reclinato della giovane donna, chiara ma discreta
evocazione del contenuto religioso della scena raffigurata. La Maddalena è
plasticamente teatrale ma vibrante di umanità, santa e peccatrice, fragile ed
eroica, colta con rimarchevole potenza espressiva nell’attimo drammaturgicamente
“perfetto” dell’abbandono e del rapimento mistico.”
Artemisia è protagonista anche del libro “L’Inclinazione. Storia di Artemisia e Nives”. Accanto ad una storia
dei nostri giorni (che poi si collegherà a quella della pittrice) si racconta
la storia vera di Artemisia, del suo talento e della violenza che dovette
subire da un pittore amico del padre, oltre che del processo dove lei, la
vittima, venne torturata per farle ritrattare le accuse, massacrandole le dita,
particolarmente preziose per lei per dipingere le sue tele.
Per saperne di più potete leggere
un’anteprima del libro cliccando sul link
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