L’universo femminile è al centro
di tre dei miei libri. In La strada di
casa la protagonista è Sara, una donna ormai anziana ai giorni nostri ma
che durante la seconda guerra mondiale
era una giovane ragazza sposata ad un uomo non amato, che incontra e s’innamora
di un soldato tedesco. Un amore che va contro ogni regola, perché il fratello
di Sara era partigiano ed è stato
ucciso e perché la zia Matilde, donna energica e indipendente, è a sua volta staffetta partigiana. Sarà la figlia di
Sara, Anna, a ritrovare il diario della madre, scoprire la sua storia e il
segreto che ha custodito per oltre mezzo secolo.
Un altro libro da cui emerge la
forza delle donne è L’Inclinazione.
Storia di Artemisia e Nives. Artemisia
è Artemisia Gentileschi, pittrice
romana del Seicento, dotata di grande talento artistico e violentata da un
pittore amico e collaboratore del padre, Agostino Tassi. Artemisia si ribella e riesce a far condannare l’uomo (la vicenda è
vera) ma il suo nome fino ad oggi è rimasto legato a quella vicenda. Nel libro
si parte dalla sua vera storia per arrivare ad una parte fantasy, con Artemisia che decide di fare una
pozione per rendere immortale se stessa e i suoi quadri e non essere ricordata
solamente per la violenza subita. Purtroppo le cose non vanno come dovrebbero
andare, la pittrice sbaglia la pozione e secoli dopo sarà Nives, giornalista dei
nostri giorni, a subirne le conseguenze. Da Trento, dove vive, segue uno scoop legato al furto di uno dei
quadri di Artemisia e si ritrova a Roma, nella casa antica dei Gentileschi, ma non da sola, bensì con
la parte cattiva di se stessa, che per l’incantesimo di Artemisia è come sdoppiata. Toccherà a lei vincere sull’altra se
stessa perché il male non vinca sul bene e domini il mondo.
Infine nel libro di racconti Le Piccole Cose le donne forti sono, ad
esempio, la Donna delle Fucine,
toponimo del paese di Cavizzana
(Trentino) dove si crede che esista un’antica maledizione. Sarà questa
donna, nonostante l’emarginazione cui l’ha confinata la gente, a salvare il
paese dalla peste (veramente Cavizzana
fu l’unico paese della val di Sole a
non essere decimato dal morbo), ma anche Marcellina, che lascia la sua terra
per non abbandonare il fratello più debole. Scoprite i testi sui blog e scaricate i report gratuiti, vi aspetto su
Nessun commento:
Posta un commento