In questo quadro, conservato alla Galleria degli Uffizi a Firenze, la pittrice Artemisia Gentileschi sembra da un lato vendicare la
violenza di cui lei stessa fu vittima (si è fatto notare come l’uomo avesse
tratti somiglianti all’aguzzino di Artemisia, Agostino Tassi) dall’altra trovare una sorta di solidarietà
femminile che non ebbe in vita, infatti la tradì anche la sua amica e vicina di
casa. Artemisia è stata una pittrice di grande talento sia in Italia sia
all’estero, in un rapporto di amore odio con il padre Orazio che durerà tutta
la vita, soprattutto perché ognuno dei due cercava di superare l’altro nella
pittura. La storia vera di Artemisia si trova in questo libro, che spiega la
trama che parte dai nostri giorni con il furto di un quadro della pittrice.
L’esistenza di Artemisia, frammista a episodi fantasy che la riguardano, sono
il segreto su cui si basa tutto il libro, che porta la giornalista Nives ad
indagare sul furto, giungendo proprio nella vecchia casa di Artemisia, secoli
dopo la sua morte. Nives e Artemisia faranno fronte comune contro il male, ma
riusciranno a sconfiggerlo, insieme?
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